I sistemi di garanzia partecipata in America Latina: a che punto siamo?

Il sistema di certificazione biologica attualmente vigente nell’Unione Europea si basa su ispezioni in campo e su registri degli agricoltori, da parte di tecnici di agenzie iscritte in un albo ad hoc. Il produttore agricolo bio quindi sceglie una delle agenzie dalla lista e paga delle quote annuali. Questo sistema ha rappresentato un  passo in avanti una ventina di anni fa, in un contesto di confusione del mercato dove chiunque poteva definirsi ‘naturale’, ‘organico’ o ‘biologico’. Ma attualmente da più parti si segnalano limiti e problemi di tale modalità. Sorgono in più luoghi (sia d’Europa che in vari paesi del Sud del mondo) proposte e sperimentazioni che superano quel sistema recuperando la proposta di agricoltura biologica (o di agro-ecologia) come un modo di rapportarsi con la biodiversità e con la socio-diversità rispettoso e dialogante;  e la certificazione ‘bio’ non come una lista di cose da non fare e di prodotti da non usare, ma un metodo di dialogo con la natura, con il territorio, con i consumatori.

Una delle sperimentazioni più promettenti sono i sistemi di garanzia partecipata (SGP, o PGS in inglese), ovvero una serie di azione per le quali un agricoltore riceve un certificato di conformità biologica, non attraverso l'ispezione di un tecnico, ma attraverso il controllo sociale di altri agricoltori bio della zona, consumatori, tecnici di enti pubblici con competenze attinenti. Si basa quindi sulla partecipazione di diverse istanze della società civile e dello stato, interessate a garantire la produzione di alimenti sani. La visione che sta dietro a questa proposta è quella della promozione di mercati locali con prodotti di qualità e diversificati, controllati ma al contempo con processi di autogestione e auto-regolazione; dove si accorcino i più possibile le catene di intermediazione.

In Perù, Terra Nuova supporta da quasi 10 anni la sperimentazione di sistemi SGP, sia creando reti di certificazione in varie zone dell’Amazzonia, sia accompagnando la Asociación Nacional de Productores Ecológicos de Perú (ANPE) nella sua azione di advocacy verso le istituzioni pubbliche.
Parte di questo lavoro, sarà il seminario latinoamericano "Los Sistemas Participativos de Garantía (SPGs) en Latinoamérica: ¿dónde estamos y para dónde ir?" che si svolgerà nella città di Piura, nel nord del Perù, il 21 e 22 marzo, con rappresentanti di esperienze SGP provenienti dal Messico, Colombia, Porto Rico, Cile, Bolivia, Brasile, Uruguay, Paraguay, Ecuador e ovviamente Perù. Uno scambio di idee e di pratiche che sarà importante anche per il dibattito tra le associazione di produttori biologici d’Europa.

A tale proposito, riportiamo un commento di Felimon Mechato, presidente di ANPE Perù: "Nel quadro della realizzazione di questo evento, mi auguro che il governo nazionale, attraverso il settore agricolo, formalizzi il Sistema Partecipativo di Garanzia in Perù, con la promulgazione di un decreto supremo".

Ce lo auguriamo anche noi!
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