Giornata della Terra: i leader mondiali firmano la COP21

22 aprile 2016 - Oggi si celebra la Giornata internazionale della Terra, in un anno, praticamente, senza inverno. La Primavera 2016, forse, rischia di essere tra le più “silenziose” di sempre o, almeno, di quella raccontata da Rachel Carson, tra le madri dell’ambientalismo, in uno dei suoi libri più famosi in cui osservava l'assenza di uccelli canterini per il massiccio uso di DDt e altri pesticidi. Certamente, non cantano i cormorani invischiati nel petrolio a Genova.

Strana festa della terra, quella di quest’anno, in cui i leader di 165 Paesi si incontrano nel Palazzo di Vetro, a New York, per firmare l’accordo Cop21 contro il riscaldamento globale (Ma quanta benzina avranno disperso nell’ambiente per partecipare a questo evento?). Ad ogni modo, ci saranno quasi tutti, anche il nostro Matteo Renzi all’indomani della doppia debacle (almeno per quanti ci credevano) sul referendum per le trivelle e sulla legge per l’acqua pubblica approvata alla Camera.

I rappresentanti degli Stati presenti a NY si impegnano ad annunciare i propri programmi per una rapida ratifica del trattato e per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C. Un accordo che «ha il potere di trasformare in mondo», ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Ma per entrare in vigore l’intesa dovrà attendere 30 giorni dopo il deposito della ratifica da parte di almeno 55 Paesi rappresentanti il 55% delle emissioni globali di gas serra.

Quest’anno, l’attenzione della giornata mondiale della terra è rivolta agli sprechi alimentari. Troppo cibo finisce in discarica, e troppa è l’energia necessaria per produrre questo surplus. Si stima che nei Paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo, paradossalmente, venga gettata più o meno la stessa quantità di alimenti: rispettivamente 670 e 630 milioni di tonnellate. È quanto dichiara la Fondazione Barilla Center for Food&Nutrition (Bcfn), think tank. Per le economie più avanzate lo spreco avverrebbe in fase di vendita al dettaglio e consumo finale, per le altre il 40% delle perdite avverrebbe dopo la raccolta o durante la lavorazione.

Infine, nella giornata di oggi sarà lanciato il progetto per piantare tanti alberi quanti sono gli abitanti della Terra. Una gran bella iniziativa, che speriamo abbia più fortuna della legge n. 10/2013, ampiamente disapplicata e misconosciuta, secondo la quale i Comuni sopra i 15mila abitanti sono obbligati a piantare un albero per ogni bambino registrato all'anagrafe o adottato.

Foto | Flickr @Gianni

Fonte | Ansa