In Sardegna per i mercati territoriali e la sovranità alimentare: terzo appuntamento per la Scuola della Terra

L'importanza e il ruolo dei mercati territoriali rispetto al "mercato", ovvero al modello unico di scambio commerciale basato sul produttivismo e la competitività, sono emersi fortemente come conditio sine qua non per la sovranità alimentare, dal terzo appuntamento della Scuola della Terra in Sardegna nel 2017.

20 novembre 2017 - La "Rassegna sulla sovranità alimentare", organizzata dalla Scuola della Terra in Sardegna, in collaborazione con Terra Nuova, Sandalia Sustainability Film Festival e l’Associazione Terra Promessa, e con il contributo della campagna Hands on the Land, è giunta ormai al suo terzo appuntamento per il 2017. L'incontro si è svolto a Selegas (CA) lo scorso 18 novembre, e il suo titolo “Le politiche pubbliche e i mercati locali per la sovranità alimentare” mette subito in luce gli aspetti su cui si è dialogato a diverse voci, ovvero il ruolo e l’importanza di questi mercati rispetto al “mercato”, inteso invece come modello unico, basato sul produttivismo e la competitività quali principi cardinali.

Nora McKeon (Terra Nuova) ha aperto i lavori, portando alla platea dati ed analisi sui modelli di produzione agricola, i rapporti di forza, i loro impatti esternalizzati sull’ambiente e le politiche che li governano su scala globale. “Nonostante le narrazioni mainstream, la maggior parte del cibo che arriva sulle nostre tavole – a livello mondiale - è prodotto da piccoli produttori e transita nei mercati di prossimità, regionali o nazionali, mentre solo una piccola parte transita attraverso il mercato internazionale”. Questi mercati, per quanto estremamente importanti e strategici per il perseguimento della sicurezza e sovranità alimentare in tutto il mondo, sono poco analizzati e studiati, e non esistono dati sufficienti in materia.

Efisio Perra di Coldiretti, presidente della sede provinciale di Cagliari, ha parlato del ruolo dell’agricoltura familiare sul territorio e dell’importanza di ciò che essa produce per la salute del consumatore, l’ambiente, l’economia e la cultura alimentare. E’ necessaria maggiore trasparenza, molti prodotti beneficiano del richiamo all’immaginario di un prodotto del territorio anche se in realtà la materia prima agricola utilizzata viene dall’estero e non crea occupazione e riconoscimento della dignità del lavoro sul territorio.

L'ex presidente della Provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco, ha parlato del contadino come una figura che va protetta da tutti i punti di vista, che ha bisogno di sostegno perché può crea ricchezza, figura che potrebbe essere maggiormente valorizzata attraverso un’incentivazione al ritorno alla terra per i giovani, finanziamenti per ritornare a produrre, acquisti pubblici che garantiscano un mercato di sbocco.

Infine Maurizio Fadda, presidente dell’Associazione Biosardinia, ha parlato dell’esperienza dei mercati territoriali come esercizio di democrazia dal basso, ricostruzione di un sistema alimentare sano, sovrano e supportato dalla comunità.

I partecipanti alla Tavola produrranno un documento di lavoro, redatto a più voci, dalle diverse categorie presenti, che presenteranno a breve alle istituzioni locali e ai media.