La nuova fase del Trattato Vincolante delle Nazioni Unite per difendere i diritti umani dalle multinazionali

A fine ottobre, il Working Group delle Nazioni Unite che si occupa di un Trattato Vincolante per far sì che le multinazionali ed altre grandi imprese rispettino i Diritti Umani nelle loro attività, si riunirà per la terza volta. Quali sono le novità e come procede il processo? Ecco l'appello della Treaty Alliance.

12 settembre 2017 - Il Trattato Vincolante delle Nazioni Unite per le Transnational Corporations ed altre aziende sui Diritti Umani sta entrando in un nuova fase, e l'Allenza per il Trattato (di cui avevamo già parlato qui) ha lanciato un importante appello.

"Per avere successo, la prossima sezione di lavoro del Working Group delle NU dovrebbe incoraggiare delle negoziazioni costruttive tra gli Stati sugli elementi concreti e dettagliati del futuro del trattato, in modo da stabilire un piano d'azione per il suo completamento", afferma la Treaty Alliance.
Il gruppo di lavoro intergovernamentale aperto delle Nazioni Unite (OEIGWG) sulle multinazionali ed altre imprese per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani, terrà il suo terzo incontro dal 23 al 27 ottobre 2017. Dopo le due sessioni chiuse con successo, i negoziati inizieranno sulla base di una bozza presentata dal referente del Workign Group. Le discussioni saranno sicuramente più concrete e sempre più dettagliate, per cui è davvero necessaria una partecipazione costruttiva e cooperativa da parte degli Stati.

Le due sessioni precedenti (2015 e 2016) sono state animate da un intenso dibattito ed hanno contribuito all'identificazione di un terreno comune per fare ulteriori progressi nell'elaborazione del trattato: l'obbligo principale degli Stati è quello di proteggere i diritti delle persone sopra ogni altra cosa, inclusi i diritti extraterritoriali. Ad oggi, alcune "falle" del sistema portano regolarmente ad abusi e violazioni dei diritti umani, così come all'impunità dei colpevoli. A livello globale, le multinazionali sono impegnate in operazioni che provocano gravi danni ambientali, accaparramenti di terre e utilizzo di lavoratori in condizioni di schiavitù, giusto per menzionare alcuni punti di una lista infinita di violazioni.

Come affermato anche dalla dichiarazione recentemente lanciata dall'Allenza per il Trattato, che chiede un maggiore supporto da parte della popolazione, "l'introduzione e il regolamento delle responsabilità delle multinazionali a livello nazionale ed internazionale sono necessarie affinché gli Stati inizino finalmente a far fronte ai loro obblighi per proteggere i diritti umani e l'ambiente contro le dannose attività delle imprese transnazionali e non solo".

Ma non basta l'impegno degli Stati affinché questo processo e questa terza sessione vadano a buon fine: è fondamentale anche la mobilitazione e la solidarietà di tutti.

E' possibile firmare l'appello qui: aiutateci a divulgarlo!