Le ONG al Consiglio Europeo: difendere i valori di dignità, umanità e solidarietà

9 Marzo 2017 - Si sta riunendo proprio in questi giorni, a Bruxelles, il Consiglio Europeo, e 162 organizzazioni della società civile europee hanno scritto una lettera ai Capi di Stato per chiedere di "essere uniti nell’impedire che un approccio della gestione dei flussi migratori basato sulla deterrenza e la chiusura delle frontiere denigri e saboti il più ampio progetto europeo".

Nonostante gli impegni internazionali nel rispetto dei diritti umani, "con l’aumento del numero di persone bisognose arrivate in Europa nell’estate del 2015, l’Europa stessa non è stata capace di rispondere con umanità, dignità e solidarietà alle pressioni migratorie e alle richieste di aiuto di gente disperata in fuga o in cerca di una vita migliore."

Attualmente, le politiche migratorie europee, più che sull'accoglienza, sono focalizzate sui blocchi alle frontiere, le detenzioni, i respingimenti, spesso in paesi pericolosissimi.

"Un approccio basato sulla deterrenza e la chiusura delle frontiere non può prevalere su politiche migratorie sostenibili e capaci di garantire il rispetto dei diritti delle persone" continuano le organizzazioni nella lettera, che chiedono ai leader europei di concentrare i loro sforzi sul rilascio di visti umanitari, sull'aumento delle quote di reinsediamento, dei ricongiungimenti familiari.

Il cattivo esempio dell'Europa, afferma la lettera, potrebbe portare altri paesi ad emulazione, anche in situazioni peggiori. 

“L’Europa riprenda coraggiosamente il suo ruolo di garante dei diritti umani e fondamentali nel mondo”.

Per la Lettera integrale, firmata dalle 162 ONG  di cui 45 italiane (tra cui Terra Nuova), leggi Lettera su valori europei e politica migratoria

 

Foto | @Noborder Network via Flickr