Nuova Alleanza del G8: "Serve un cambiamento di rotta"

29 aprile 2016Che la "Nuova Alleanza per la sicurezza alimentare e la nutrizione" sia una minaccia per le popolazioni africane, Terra Nuova lo sostiene già tempo insieme a una nutrita serie di associazioni e  attivisti per i diritti umani e ambientali in ogni parte del mondo. A questo proposito, infatti, occorre ricordare che oltre 100 tra organizzazioni contadine e della società civile hanno chiesto ai governi di porre fino al loro sostegno a questa iniziativa.

Non solo, un recente rapporto commissionato a Olivier De Schutter, l’ex Special Rapporteur delle Nazioni Unite per il Diritto al Cibo, si sottolineavano le “molte carenze in una serie di settori” della Nuova Alleanza. Del resto, con le misure adottate da questa iniziativa del G8 sarà piuttosto difficile sollevare 50 milioni di persone dalla malnutrizione e dalla povertà estrema.

Infatti, nonostante i piccoli produttori siano i principali investitori dell’agricoltura africana, producendo circa il 70% del cibo disponibile e costituendo il 60% degli occupati dell’Africa rurale, la Nuova Alleanza non pare affatto volerli prendere in considerazione come inestimabile risorsa. Tutt’altro: la NASAN diviene, ogni giorni di più, il cavallo di Troia delle multinazionali, promuovendo OGM, brevetti, controllo della terra e delle risorse produttive da parte dei giganti dell’agro-business e, soprattutto, silenziando proprio quella voce, che più di qualunque altra, potrebbe essere risolutiva del problema.

Eppure, nonostante queste premesse avvalorate da diversi studi, la Nuova Alleanza trova il sostegno anche dell’Unione Europea che vi è implicata per la ragguardevole somma di € 1,2 miliardi e conduce i quadri di cooperazione in Malawi e Costa d'Avorio. Eppure, in entrambi i Paesi, si lamenta la pressoché totale  mancanza di informazione presso le popolazioni locali. Inoltre, diversi studi hanno messo in evidenza i rischi legati al land grabbing così come quelli sociali, ambientali ed economici connessi, in particolare, all’espansione della produzione di tabacco in Malawi.

Lo scorso 20 aprile, il comitato di sviluppo del Parlamento europeo ha adottato la relazione sulla Nuova Alleanza per la sicurezza alimentare e nutrizionale (Nuova Alleanza) che esprime una posizione decisamente critica nei confronti di questa iniziativa.

Il rapporto, edito da Greens/EFA MEP Maria Heubuch è estremamente chiaro: si invita l'UE a rivedere radicalmente la propria partecipazione alla Nuova Alleanza. Soprattutto, si sottolinea quanto i diritti alla terra da parte delle comunità locali siano in pericolo. Non solo, si sollecita:

• una regolamentazione più severa e il monitoraggio dei partenariati pubblico-privato;

• un meccanismo indipendente di responsabilità, compreso uno per i ricorsi della popolazione locale;

• conformità alle Linee Guida della FAO;

• valutazioni d'impatto ex-ante sul diritto alla terra;

• piena trasparenza di tutti i finanziamenti concessi alle imprese del settore privato;

• aumento degli investimenti a favore di pratiche agro-ecologiche.

Infine, Maria Heubuch così conclude: "Le grandi aziende come la Monsanto, la Cargill e Unilever sono interessate principalmente al profitto. E 'difficile capire quali vantaggi allo sviluppo sostenibile il sostegno a questi giganti dell’agro-business attraverso la Nuova Alleanza posso portare alle popolazioni locali, inclusi i piccoli produttori. Questi ultimi, in particolare, sono stati in gran parte esclusi dai processi decisionali relativi a questa iniziativa. E’ necessario un vero e proprio cambiamento di rotta nelle politiche agricole e di sviluppo. Tutti dovrebbero avere mezzi e opportunità tali da poter scegliere il cibo che vogliono consumare.  Fattori come le pratiche agro-ecologiche, l'accesso ai mercati locali e alle risorse, nonché il giusto prezzo sono cruciali affinché i piccoli proprietari e i contadini possano vedere sostanziali miglioramenti nella loro vita. "


Leggi anche il rapporto di Terra Nuova e del TNI: The New Alliance for Food Security and Nutrition: a coup for corporate capital? (2014)

Fonte | The greens -European free alliance