Se volete una rivoluzione politica, l'Africa Occidentale ve la offre in 7 passi

13 dicembre 2016 - In un'epoca segnata dalla Brexit, dall'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, e dalla crisi delle sinistre sempre più volatili e transitorie sul territorio italiano e su quello europeo - dove spesso le destre, anche quelle più radicali, riscuotono grande successo -, l'idea di una rivoluzione politica sembra lontana e quasi irraggiungibile, se non a volte un retaggio di troppi anni fa. Appare tuttavia quanto mai necessaria, e, anzi, sta avvenendo proprio in luoghi in cui, nel sentimento comune, non ci si aspetterebbe mai di trovarla...

Pubblichiamo (tradotto di nostro pugno) questo interessantissimo articolo dell'Huffington Post a firma di Salena Tramel, uscito ieri, che racconta proprio i 7 passi necessari per questa rivoluzione, suggeriti dall'Africa Occidentale, che passano per due fondamentali movimenti sociali legati alla terra e alla sovranità alimentare, e di cui Terra Nuova è parte e attiva sostenitrice: la Convergenza Globale delle Lotte per la Terra e l'Acqua, e il Forum di Nyéléni.

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E' stato un anno negativo per la Sinistra, almeno nella fine più visibile dello spettro. C'è stata la Brexit, in cui la maggioranza di una vergognosamente bassa affluenza alla urne ha rigettato la diversità e il libero movimento delle persone, per ritirarsi in un idillio perduto della passata "grandezza". Poi c'è stato il colpo parlamentare in Brasile, dove politici corrotti hanno ostacolato una presidentessa democraticamente eletta, rimpiazzando le sue politiche con un'agenda basata sull'economia di destra delle èlite. E poi negli Stati Uniti, un megalomaniaco super ricco ha "vinto" il Collegio Elettorale, un sistema arcaico che fondamentalmente dà meno valore al voto di un afro-americano o di un latino rispetto a quello di un proprietario terriero bianco. In ogni caso, il fallimento del neoliberismo è chiaro - ma una spirale verso il più basso nazionalismo, razzismo e patriarcato, non è certo una soluzione.

Allo stesso tempo, dalla parte opposta dello spettro, resa ampiamente invisibile, dei movimenti radicali e democratici per la giustizia sociale stanno scrivendo i loro stessi titoli - che siano loro o meno a fare un giorno la notizia. Per questi movimenti, profondamente intrecciati nelle lotte in prima linea delle crisi globali, è stato un anno importante per il cambiamento sociale.

Una di queste alleanze più ispiratrici, la Convergenza Globale delle Lotte per la Terra e l'Acqua, sta formando la sua prima ramificazione in Africa Occidentale, una delle regioni più socio-economicamente e politicamente fragili al mondo. A fare da apripista in questo processo è stata la Convergenza Maliana Contro l'Accaparramento di Terra (CMAT), un movimento nudo e crudo con un'analisi politica nitidissima. Oggi, i movimenti sociali dei 13 paesi dell'Africa Occidentale sono riuniti nella campagna maliana, portando avanti le proposte e le soluzioni che sperano possano pareggiare le vittorie rivoluzionarie vinte dai più emarginati. Costruire un movimento non è una cosa semplice, e come si è visto per Standing Rock e in qualunque altro posto, comincia sempre con l'accesso e il controllo sulle risorse naturali. Qui di seguito, sette temi emergenti che sono venuti fuori dalle sessioni strategiche in Mali e che sono altamente applicabili ovunque.

​1. Conoscere le questioni, meticolosamente.​ La Convergenza Globale delle Lotte per la Terra e l'Acqua, capitanata dai movimenti contadini dell'Africa Occidentale in consultazione con i comitati di base e le alleanze transnazionali, ha organizzato la sua prima azione a Marzo di quest'anno: una carovana che ha mobilitato più di 10mila persone per circa 2200 chilometri in aperto Sahel, per difendere la terra, l'acqua e i semi. Facendo questo, gli attivisti coinvolti non solo hanno portato visibilità alla lotta globale contro le sfide gemelle dell'accaparramento di risorse e del cambiamento climatico, ma hanno anche intimamente familiarizzato con ciò che sta al cuore della contesa. Fermandosi in Burkina Faso, in Mali e in Senegal, la convergenza ha visitato, per esempio, le vittime  degli espropri violenti di terre, e così facendo è stata in grado di tracciare gli andamenti regionali e confrontarli con i dati "ufficiali" legati ai vari accordi fondiari. La ricerca è un'arma potente.

​2. Costruire soluzioni, collettivamente.​ Anche se mettere su una carovana africana moderna è un'azione concreta e visibile, il vero lavoro è un processo in divenire che si costruisce dietro le scene. Questo è quello che sta succedendo attualmente in Mali. Prima di riunirsi con altri rappresentanti regionali della convergenza a Nyéléni, un centro organizzativo agroecologico appena fuori dal villaggio di Sélingué, i movimenti contadini maliani hanno fatto una giornata di workshop su una nuova legge sui terreni agricoli che vedevano come minaccia per i propri diritti. Gli attivisti hanno scrupolosamente studiato i 49 articoli e offerto critiche e alternative. Ora a Nyéléni, il posto in cui il movimento contadino transnazionale della Via Campesina e i suoi alleati ambientali hanno stilato i principi della sovranità alimentare (2007), le questioni legate al land grabbing (2011) e all'agroecologia (2015), la convergenza sta pianificando i suoi passi successivi per rompere vecchie e nuove forme di chiusura. E sono convinti che questo inizia con la protezione della terra, dell'acqua e dei semi.

​3. Guardarsi all'interno.​ Il detto "agisci localmente, pensa globalmente" è un buon detto. Con altre parole, le lotte e le soluzioni sono processi altamente interni. Mentre le organizzazioni intergovernamentali, gli stati e le multinazionali impongono progetti e programmi con poco riguardo nei confronti della diversità unica di un certo spazio o luogo, chi vive lì lo conosce intimamente. Le soluzioni che funzionano, ovviamente, possono essere moltiplicate attraverso scambi di esperienze e altri meccanismi di base. Le organizzazioni contadine scambiano regolarmente semi: per esempio, i contadini che vivono nei deserti del nord, poco prima del Sahara, condividono di cuore le varietà resistenti alla siccità con i contadini delle aree colpite da problemi climatici, in cui le piogge che una volta scendevano adeguatamente ora non ci sono più. E' un atto di resistenza politica nei confronti delle sementi geneticamente modificate, che sono abitualmente oggetto di dumping in Africa Occidentale dall'estero. La conoscenza indigena è potere.

​4. Raggiungere l'esterno.​ Come suggerisce il nome stesso, la Convergenza Globale delle Lotte per la Terra e l'Acqua intende andare ben oltre l'Africa Occidentale, anche se le sue priorità restano ingiustificatamente nella regione per questa volta. I movimenti per la giustizia sociale a livello transnazionale sono a volte isolati gli uni dagli altri, anche se i loro membri condividono la stessa classe e identità politica. Così, più che riscoprire l'acqua calda, la nuova convergenza è impegnata nel lavorare all'interno dei vari network e nel contribuire ad un movimento di movimenti. Ciò che distrugge le strutture sociali e gli ecosistemi (l'accumulazione di capitale e la nozione di impero), è profondamente interconnesso a livello globale, e così deve essere anche la resistenza.

​5. Usare strutture che spingono il sistema.​ E' questo punto che spesso la solidarietà non afferra. Le strade del Mali sono letteralmente disseminate di buone intenzioni. Da serbatoi pieni d'acqua forniti da governi stranieri a progetti di microcredito finanziati dalle più ben intenzionate ONG, molti progetti non hanno fatto nulla per sfidare la natura sistemica dell'inuguaglianza; ma i movimenti sociali stanno riempiendo questo vuoto. E lo stanno facendo in parte inquadrando le loro lotte e proposte politiche con l'ideologia radicale. La Convergenza non è un'eccezione, avanzando richieste per la terra, l'acqua e il territorio, così come per la sovranità alimentare attraverso l'agroecologia, e insistendo sul cambiamento sistemico. Queste strutture, questi quadri, rappresentano opportunità politiche all'avanguardia.

​6. Navigare sui canali dell'accesso alla governance.​ Le attuali ondate di tendenze di governo che  si stanno diffondendo in Europa e in Nord America non sono certo una novità per gli attivisti del Sud del mondo che hanno lavorato nelle trincee sotto le strutture coloniali, o sotto oppressivi esperimenti di privatizzazione e nazionalismo (si pensi al Cile di PInochet o all'Indonesia di Suharto). Anche l'Africa Occidentale ha avuto la sua dose di bulli votati agli affari. Anche se lo stato è un obiettivo politico lodevole, le strutture di governance globale e le istituzioni hanno superato la sua rilevanza e il suo potere sopra tutto. Su questo filone, gli attivisti hanno tre canali attraverso cui sfidare la politica. Primo, possono farlo alla vecchia maniera e premere sui loro governi per implementare le politiche. Secondo, possono chiedere che il loro stato interagisca con la governance globale per legiferare la politica. E terzo, possono prendere il posto dello stato e lavorare direttamente con le istituzioni di governance. Tutti e tre i canali sono necessari simultaneamente nel momento in cui le risorse, e chi le supervisiona, vengono cacciate sempre di più.

​7. Portarlo nelle strade.​ Ognuna delle precedenti forme di azione collettiva è incompleta senza la tattica complementare dell'azione politica non violenta e calcolata, dove possibile. La protesta popolare per la redistribuzione e il riconoscimento è uno strumento spesso sottostimato che ha tirato giù governi e multinazionali, e al tempo stesso spezzato in due la politica distruttiva. L'attivismo lento non può fare altrettanto. Un momento saliente della carovana della Convergenza Globale è stato la dimostrazione a Bamako, in Mali, dove più di 1500 persone del posto si sono unite ai delegati regionali per denunciare l'accaparramento delle risorse. Qualche giorno più tardi, lungo i confini a Kaolack, in Senegal, la convergenza l'ha fatto di nuovo, attraendo più di 1000 persone alla propria causa e marciando per 3 chilometri sotto un sole cocente. E questa è solo una componente del piano d'azione nascente che è cautamente ottimista nel supportare una rivoluzione politica in Africa Occidentale e oltre.

 

Foto: Huffington Post - Dimostrazione della Convergenza Globale delle Lotte per la Terra e l'Acqua a Kaolack, in Senegal, 15 Marzo 2016