Concluso il progetto nella riserva "Islas Ballestas y Chincha"

Alla conclusione dell’intervento realizzato in Perù da Terra Nuova insieme alla Universidad Nacional San Luis Gonzaga di Ica (UNICA), nella provincia di Pisco, è stata pubblicata la sistematizzazione di questa esperienza.

Il documento, titolato Participación y Conservación. Fortalecimiento para la gestión sostenible de Islas Ballestas e Islas Chincha [“Partecipazione e conservazione. Rafforzamento della gestione sostenibile delle isole Ballestas e Chincha”] racconta l’intenso lavoro portato avanti tra luglio 2017 e febbraio 2019 con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della gestione dell’ecosistema marino-costiero delle isole Ballestas e Chincha. Va detto che questi due piccoli arcipelaghi sono parte di una riserva naturale (la ‘Reserva Nacional Sistema de Islas Islotes y Puntas Guaneras’) e le isole Ballestas rappresentano una importante meta turistica conosciuta anche all’estero: rappresentano infatti il limite nord dell’areale di diffusione del pinguino di Humboldt e vi si trovano anche moltissime specie di uccelli e i leoni marini). Il progetto è stato realizzato con il finanziamento della Banca Mondiale attraverso l’ente PROFONANPE, iscritto al Ministero dell’ambente peruviano.

L’azione è stata portata avanti in stretto coordinamento con il servizio di gestione delle aree protette, SERNAMP, sempre afferente al Ministero dell’ambiente. Ha avuto come focus il potenziamento di questa struttura, ma anche il maggiore coinvolgimento degli attori del territorio circostante quali i pescatori artigianali, gli operatori turistici, le donne che gestiscono ristorantini, le scuole e gli alunni. Si è trattato di un progetto complesso ed estremamente interessante.

Tra i risultati si possono enumerare: la costituzione della Asociación de Pescadores Artesanales y Extractores de Mariscos de Islas Chincha-Ballestas y San Andrés (con 33 imbarcazioni); l’accompagnamento alla formalizzazione di 145 pescatori artigianali e di 86 pescatori subacquei (‘buzos’); la riattivazione dell’istanza partecipativa di gestione della riserva naturale; il rafforzamento del sistema di controllo e vigilanza per ridurre le azioni a detrimento della fauna marina; la realizzazione di ricerche scientifiche di grande interesse anche applicativo, coinvolgendo docenti e studenti dell’università, rendendo più aggiornata e precisa la conoscenza sulle dinamiche ecologiche negli habitat marino-costieri.

Qui potete trovare il documento completo (in spagnolo).

Oppure, potete scaricarlo di seguito in versione pdf (in spagnolo).