Un fiume tossico è arrivato al mare in Brasile

24 novembre 2015 - L'attività mineraria continua a mietere vittime. E questa volta è toccato al Brasile, al suo meraviglioso patrimonio ambientale. Dopo il crollo di due dighe, connesse all'attività mineraria della Samarco, il Rio Doce si è trasformato in un fiume di fango potenzialmente tossico che nelle ultime ore ha raggiunto il mare. Il bilancio di vite umane non è rassicurante: 11 persone sono già state uccise dal disastro, e 12 sono disperse. La fauna che popola il fiume sta morendo ogni secondo che passa, migliaia di pesci morti ormai sono riversati lungo le rive.

"Il fango contaminato, testato dalle autorità di gestione dell'acqua, è stato trovato pieno di sostanze tossiche quali il mercurio, l'arsenico, il cromo e il manganese, a livelli che eccedono i normali livelli di consumo umano. Ma la Samarco insiste che il fango è innocuo" afferma laBBC. "La biodiversità del fiume è completamente perduta, e molte specie anche endemiche saranno estinte".

La Samarco è un'azienda di proprietà di un gigante minerario, la Vale, del Brasile, e dall'Anglo-Australiana BHP Billiton. 

Si è già giunti ad un accordo con il governo brasiliano per la compensazione in termini economici, che sarà utilizzata per i lavoro iniziali di pulizia del fiume e per le famiglie danneggiate. 

Ma, come per tutti i grandi disastri ambientali (e questo viene definito il più grande disastro mai avvenuto in Brasile), ci chiediamo se potranno mai i soldi compensare le enormi perdite in termini di vite umane, fauna, biodiversità, ambiente.