La nostra storia

1968-69

Nasce il gruppo di Terra Nuova, all’interno dell’ambiente salesiano e con una forte attenzione e vincolo con i movimenti di liberazione dell’America Latina e dell’Africa.

1970-72

Nel 1972 Terra Nuova, divenuta associazione indipendente e, essendo già da due anni fuori dalla matrice iniziale, è riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri quale ONG idonea a realizzare progetti di cooperazione internazionale, formare volontari e informare sul cosiddetto Terzo Mondo.

1973-1979

Nel 1973 inizia la presenza e il lavoro di operazione in Ecuador (che proseguirà fino al 2010 ininterrottamente). Nel 1975 si apre l’ufficio e il primo progetto in Kenya, paese nel quale siamo operativi ancora oggi. In modo analogo, nel 1978 si apre il primo progetto in Perù, nella zona amazzonica di Yurimaguas; da quella data TN è presente continuativamente nel paese.

1980-1989

La rivoluzione sandinista in Nicaragua permette di operare in questo paese nella ricostruzione; nel 1982 TN avvia il primo progetto, che getta le basi per la riforma del sistema psichiatrico nicaraguense favorendo il dialogo con le esperienze italiane di approccio basagliano. Terra Nuova è ancora oggi presente in Nicaragua senza aver mai perso la continuità di lavoro.

Nello stesso 1982 si avvia la presenza in Mali con il progetto di ricerca antropologica sulla medicina tradizionale a Kolokani.

In questi anni, Terra Nuova si dota di uno strumento di comunicazione mensile che dal 1988 diviene una palestra di confronto e dibattito nel settore delle ong: “Terra Nuova Forum” esce con regolarità fino all’anno 1993.

Nel settembre 1984 TN organizza a Bolzano, insieme alle associazioni Cendok e Tandem, il convegno “Il Terzo mondo e noi – Nord Sud: interdipendenza e cooperazione” con l’attiva partecipazione di Alex Langer.

Dal 1987 al 1991, si realizzano due progetti pluriennali nella Repubblica Dominicana, uno multisettoriale nel regione del Cibao per formatori comunitari impegnati principalmente con i lavoratori haitiani, e l’altro di comunicazione ed azione sociale con il maggiore centro femminista del paese.

Nel 1988 si avvia un progetto di formazione di maestri indigeni dell’Amazzonia peruviana, con un approccio di educazione bilingue interculturale; questa azione proseguirà per 10 anni portando lo Stato ad assumere, in una schema di cogestione con le organizzazioni indigene, l’intuizione originaria e l’istituzionalizzazione della EIB nell’istituto magistrale a Iquitos.

Nel 1988 Terra Nuova inizia a lavorare con gli artigiani degli slum di Nairobi, in Kenya, grazie al partenariato con  l’Undugu Society of Kenya. Questo lavoro continua poi negli anni successivi con altri partner, fino alla conclusione del progetto MAE Jua Kali  nel  luglio 2009.

Nel 1989 viene avviato il primo intervento TN in Brasile: si tratta dell’importante progetto del sostegno allo sviluppo rurale integrato nel semiarido brasiliano, nello stato del Piauí. In questo paese si concluderà l’ultimo progetto di rafforzamento del movimento cooperativistico nella regione di Bahia, nel 2005. 

1990-1999

Si avvia il primo progetto in Cile, pochissimo tempo dopo l’inizio della transizione verso la democrazia. I primi interventi di TN, a partire dal 1990, sono rivolti a supportare le attività del centro femminista La Morada e il rafforzamento del sindacato dei pescatori artigianali CONAPACH. In questo paese TN ha lavorato fino al 2011.

Nel 1992 e fino al 2005, si opererà in Argentina, principalmente nella promozione di diritti umani, con l’organizzazione  Servicio Paz y Justicia fondato dal  premio Nobel Perez Esquivel.

Nel 1993 si apre un progetto sull’infanzia di strada in Uganda, che si concluderà nel 1997; negli stessi anni, sulla tematica dell’infanzia e adolescenza in strada (bambini/ lavoratori, adolescenti che vivono in strada), si lavorerà anche in Nicaragua e in Guatemala: in quest’ultimo paese dal 1999 al 2004 si appoggerà l’esperienza del MOJOCA - Movimento Jovenes de la Calle, movimento dei giovani di strada.

Nel 1994 invece inizierà la presenza in Somalia, che prosegue tutt’ora in un contesto assai complesso. Nella zona somala si opera soprattutto con la popolazione pastoralista per migliorare l’allevamento del bestiame (in termini di prevenzione e controllo veterinario, di miglioramento delle pratiche zootecniche), e la trasformazione/commercializzazione della carne.

In seguito al Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, Terra Nuova acquista lo statuto giuridico di ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).

2000 – 2009

In Italia, in collaborazione con Italia Nostra e Cric, si avvia un progetto su due annualità: una prima denominata “L’esplorambiente -processi di educazione allo sviluppo sostenibile” nel 2000; e la seconda “L’esplorambiente - Esperienze del Nord e del Sud: le proposte dei giovani” nel 2001.

Sempre nel 2000, si avvia il progetto intitolato “Schiavi o Bambini – progetto d’informazione e sensibilizzazione per la lotta alla prostituzione infantile, pornografia e traffico di bambini a scopo sessuale”, a supporto dell’inizio delle attività di Ecpat Italia, realizzato con il supporto della Provincia di Roma.

In Somalia, consci della necessità di personale qualificato nel settore dell’allevamento, Terra Nuova stabilisce una scuola di veterinaria nel 2002, grazie all’AU-IBAR. Negli anni successivi, la scuola cresce in numero e obiettivi, e viene adottata dall’IGAD come una delle sue istituzioni regionali (2012), diventando così la “IGAD Sheikh Technical Veterinary School”.

Nel 2007, in linea continuativa con il lavoro fino ad ora svolto con gli artigiani di strada, si avvia a Nairobi (Kenya) un intervento di formazione e supporto a microimprese artigianali ‘di strada’ che recuperano e lavorano gli scarti di metallo: con il progetto ‘Jua Kali’ si accompagnano alcuni artigiani a realizzare lavori artigianali di alto livello.

Nel 2007 si avvia un intervento diretto nelle scuole superiori della provincia di Roma, denominato “Memoria & Diritti promozione e formazione sui diritti umani e la giustizia nelle scuole superiori della Provincia di Roma”. Lo stesso anno segna anche l’inizio di una collaborazione con la regione Liguria e associazioni liguri, di supporto alle organizzazioni contadine in Togo.

Nel novembre 2004 inizia l’importante percorso di formazione, informazione ed advocacy in partenariato con le reti contadine africane ed europee, denominato EuropAfrica. Grazie ad EuropAfrica sono stati promossi studi, analisi, momenti di riflessione comune sulle politiche comunitarie ed i loro impatti sulle agricolture africane, sono stati costruiti partenariati territoriali e favoriti scambi di pratiche tra agricoltori ed altri settori della società civile italiana/europea. Sotto lo slogan "L'Africa può nutrire se stessa" EuropAfrica ha riportato in primo piano l'agricoltura familiare africana come motore per la sicurezza e la sovranità alimentare della regione ed ha facilitato la partecipazione dei suoi rappresentanti ai più alti consessi internazionali.
Nel 2009, come prodotto di un lungo lavoro della società civile su scala globale (in cui TN ha fatto una sua parte), viene approvata dalla FAO la riforma del Comitato di Sicurezza Alimentare mondiale.

2010-2015

In Nicaragua nel gennaio 2008 si avvia un progetto triennale di contrasto all’HIV-AIDS attraverso la mobilitazione sociale; questo intervento attiva contatti che all’inizio del 2014 permettono l’inizio del progetto di promozione dei diritti della comunità LGBTI in Nicaragua, Honduras, El Salvador e Guatemala.

Tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, si realizza un breve ma efficace intervento in Honduras, per garantire l’accesso all’acqua potabile alla popolazione rurale di tre municipi.

In questi anni, Terra Nuova funziona quale segretariato della ‘International campaign for food, agriculture and rural development aid to eradicate hunger and poverty - More and Better’.

All’inizio del 2009, in Kenya, Terra Nuova amplia il suo lavoro nel settore informale, spostando l’attenzione sulla produzione di combustibili derivanti dai rifiuti organici, migliorando cosi i mezzi di sostentamento della popolazione, creando posti di lavoro (in particolare di donne) e rispettando l’ambiente. In Somalia, si continua a lavorare con i partner consolidati per rafforzare la capacità locale di mobilizzare e utilizzare le conoscenze in merito alla ricerca sull’allevamento, e per rafforzare la capacità dei settori pubblico e privato di migliorare la commercializzazione dei prodotti animali e la loro sicurezza.

Nel 2012 viene pubblicata una sintesi in italiano di uno studio più ampio sul tema dei biocombustibili (“Biofueling injustice”); l’opuscolo appare come supplemento della rivista “Altreconomia”con il titolo: “Cibo nei motori. Dalle politiche sugli agro carburanti in Europa all’insicurezza alimentare in Africa”.Sullo stesso tema e nello stesso anno viene prodotto il documentario “Terra Bruciata”.