Appello alla mobilitazione per la Carovana dell’Africa Occidentale per la terra, l’acqua e i semi

28 gennaio 2016 - Riportiamo la traduzione dell'appello diffuso dalla Convergenza Globale delle lotte per la terra e l'acqua cui anche Terra Nuova ha aderito. Perché la lotta per diritto al cibo e l'accesso alle risorse naturali richiede l'impegno di ciascuno di noi.

Nel corso del mese di marzo 2016 la Convergenza Globale delle lotte per la terra, l’acqua e i semi, mobiliterà 15 paesi della regione dell’Africa Occidentale allo scopo di

  • Sensibilizzare la popolazione dei paesi dell’Africa Occidentale sull’accaparramento delle terre, dell’acqua e dei semi e sulle sfide e i problemi legati a queste risorse
  • Mobilitare le organizzazioni e i movimenti sociali dell’Africa Occidentale per la costruzione di un movimento forte allo scopo di far valere e mettere al sicuro i diritti delle comunità e di promuovere l’agricoltura familiare basata sull’agroecologia contadina e la sovranità alimentare
  • Impegnarsi per la pace, la giustizia, l’equità sociale e ambientale, l’uguaglianza di genere, la salute pubblica e la lotta contro i cambiamenti climatici
  • Interpellare le autorità politiche e amministrative nazionali e le istituzioni sub-regioanli (CEDEAO e UEMOA) sui loro impegni per la realizzazione dei diritti umani e la messa in atto delle nostre rivendicazioni e proposte per l’implementazione delle Direttive della FAO sul diritto all’alimentazione, le Direttive sulla gestione dei regimi fondiari, il Quadro delle linee direttrici sulle politiche fondiarie in Africa, così come i regolamenti sui rischi legati alle biotecnologie sviluppatiti à l’uemoa. E’ imperativo che questi processi si svolgano in maniera trasparente e che assicurino la partecipazione effettiva delle organizzazioni rappresentanti le persone direttamente coinvolte
  • Sostenere tutte e tutti le/i militanti e le comunità che difendono i diritti umani legati alla terra, all’acqua e alle sementi nonché denunciare la loro criminalizzazione.

 Diritto alla terra, all’acqua e ai sementi, una lotta comune!

L’acqua, la terra e i semi sono risorse naturali vitali che fanno parte del nostro retaggio comune. Si tratta di beni comuni e non di merci. Devono essere messe al sicuro, preservate e gestite dalle comunità per il bene comune delle nostre società e dell’ambiente, oggi e per le generazioni future.

In Africa, circa il 70 per cento della popolazione dipende dall’agricoltura familiare contadina. L’accesso sicuro e controllato alla terra, all’acqua, alle foreste e ai semi costituisce un fattore vitale per le comunità e queste risorse devono essere rispettate e protette come diritto. E’ questa la condizione necessaria per la realizzazione dei nostri diritti umani, compresi il diritto a un’alimentazione adeguata e alla nutrizione, il diritto all’acqua, il diritto alla salute, alla cultura, alla casa, al lavoro e alla libera determinazione dei popoli.  

Ciononostante, il dominio sulle risorse naturali da parte di imprese, governi, elite, speculatori, spesso sostenuto dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), dai paesi industrializzati e da altre istituzioni e consorzi continua ad aggravarsi. Tutto ciò spesso è compiuto in nome della sicurezza alimentare o della protezione ambientale, sotto il pretesto di limitare gli effetti dei cambiamenti climatici, di produrre energia “pulita”, di realizzare grandi infrastrutture e/o in nome di ciò che vien comunemente definito “sviluppo”,  spesso sotto l’egida di partenariati pubblico – privato. Questa dinamica genera la concentrazione delle risorse nelle mani di qualche attore che spinge verso l’espulsione delle comunità e l’asservimento delle popolazioni. Interi territori sono svuotati delle proprie comunità, mentre la perdita dell’identità e la distruzione degli ecosistemi rende la vita impossibile.

Gli accordi commerciali e gli investimenti internazionali, così come gli accordi di partenariato economico (APE), aggravano l’illegalità tra i paesi e impediscono misure di salvaguardia per la popolazione, in particolare per i gruppi marginalizzati. I progetti di sviluppo internazionale e le attività delle società internazionale (STN) sono divenute fattori sempre più importanti e nocivi per le risorse naturali e per la vita delle comunità in Africa e nelle altre regioni del mondo. Non solo, rinforzano spesso le strutture di potere irregolare esistenti e contribuiscono a marginalizzare di più i gruppi come le donne, i giovani e i bambini. Gran parte della responsabilità incombe sui nostri governi e sulle nostre autorità locali, ma anche su entità regionali e sub-regionali come l’Unione Africana, la CEDEAO e l’UEMOA. Ci sono leggi e politiche sviluppate e approvate dai nostri governi e da queste istituzioni che perpetuano e aggravano le disuguaglianze e la mercificazione delle nostre risorse! Oggi, ci sono molti processi in corso a livello sub-regionale cui dobbiamo prestare la massima attenzione, così come ai processi per le direttive sub-regionali sulla gestione fondiaria della CEDEAO e per i regolamento sui rischi legati alle biotecnologie dell’UEMOA.

Le comunità e le organizzazioni dell’Africa Occidentale resistono e fanno valere i propri diritti

In risposta a queste minacce per le nostre vite e il nostro benessere, alcune comunità e organizzazioni di base – in Africa e ovunque nel mondo - resistono e combattono, facendo valere i propri diritti e presentando delle vere soluzione per l’interesse generale, per il futuro del pianeta e dell’umanità. Molti movimenti sociali e di base, numerose organizzazioni della società civile, impegnate nella difesa dei diritti, della terra, dell’acqua e dei semi, si sono riunite a Dakar nell’ottobre del 2014 nel più ampio contesto del Forum Sociale Africano per lottare e protestare contro l’accaparramento di tutte le risorse naturali e contro la violazione sistematica dei diritti umani. La condivisione delle idee ci ha indotto a riconoscere la solidarietà di base delle nostre battaglie e a riunirci nuovamente durante il Forum Sociale a Tunisi nel marzo del 2015. Lì abbiamo proseguito il dialogo con i movimenti e le organizzazioni di tutto il mondo. Ciò ha permesso la creazione di una Convergenza Globale delle lotte per la terra e l’acqua.

La dichiarazione Diritto alla terra e all’acqua, una lotta comune. Dakar a Tunisi : Dichiarazione della Convergenza Globale delle lotte per la terra e l’acqua 1 contiene la visione, i principi e le aspirazioni di questa Convergenza e serve da base per la costruzione di un movimento forte e unito che lotta per delle politiche che mettano al centro i diritti umani e la sovranità alimentare.

I firmatari di questa dichiarazione si sono impegnati a proseguire il processo di costruzione di questa Convergenza a partire dalle basi, con la Dichiarazione come base condivisa di principi e d’azione.  Con questo spirito, molte organizzazioni provenienti da undici paesi africani hanno creato la piattaforma sub-regionale della Convergenza Globale delle lotta per la terra e l’acqua lo scorso mese di giugno. 

La Convergenza Globale dell’ Africa Occidentale è composta da oltre 300 organizzazioni contadine (tra cui pescatori, allevatori, ecc.) e da organizzazioni rappresentanti le vittime di land e water grabbing  (in territori rurali, peri-urbani e urbani), giovani, donne e ONG provenienti da 15 paesi dell’area della CEDEAO e dell’UEMOA, tra cui reti attive e riconosciute vicino a queste istituzioni, come il ROPPA.

Le organizzazioni e i movimenti sociali si organizzano in piattaforme nazionali per portare aventi attività in sinergia nel quadro della Convergenza. La carovana, la prima azione della Convergenza, è sostenuta anche da alcune reti sub-regionali: ROPPA, COPAGEN, COASP, RBM, Via Campesina Afrique 2, No Vox Afrique, Nous sommes la solution, ecc…

La Convergenza dell’Africa Occidentale si inserisce in una prospettiva di dinamica dei territori gestita da e insieme alle comunità  e alle aziende agricole familiari basate sull’agro ecologia contadina e il diritto all’alimentazione nell’ambito della sovranità alimentare.  Questa prospettiva ha come obiettivo lo sviluppo di sistemi d’alimentazione locali, la tutela della biodiversità, il controllo dei nostri semi e il rispetto dei cicli naturali e dell’acqua. E’ una visione che si applica alle popolazioni rurali, urbane e peri-urbane e che comporta relazioni tra produttore e consumatore basate sulla solidarietà reciproca e la cooperazione.

Una carovana dell’Africa Occidentale per far valere I nostri diritti sulla terra, l’acqua e i semi.

Allo scopo di far sentire le voci delle comunità e delle popolazioni e di interpellare le nostre autorità, la Convergenza dell’Africa Occidentale organizza una Carovana per la terra, l’acqua e i semi che si muoverà nel mese di marzo 2016. Partirà dal Burkina Faso il 3 marzo passando per il Mali con destinazione finale in Senegal (il 19 marzo). Tra il 25 febbraio e il 2 marzo, la Carovana debutterà con varie attività di lancio. I rappresentati del Niger, della Nigeria, del Togo e del Benin raggiungeranno la Carovana a Ouagadougou in Burkina. Quelli del Ghana, invece, a Bobo-Dioulasso sempre in Burkina Faso. I rappresentanti della Costa D’Avorio si uniranno ad essa a Sikasso in Mali, quelli della Mauritania a Rosso, nel nord del Senegal, della Guinea Conakry a Tambacounda. I rappresentanti di Gambia, Guinea Bissau, Sierra Leone la raggiungeranno, invece, a Kaolack. Molte città del Burkina Faso, del Mali e del Senegal ospiteranno attività multicountry.

Le rivendicazioni e le proposte della Convergenza Globale delle lotte per la terra e l’acqua – dell’Africa Occidentale saranno inserite in un Libro della Convergenza che sarà consegnato a diverse autorità e che sarà reso disponibile a partire dal 15 febbraio 2016.

La Carovana sarà impreziosita da conferenze popolari, proiezioni di film e documentari, incontri con I parlamentari, i sindaci dei comuni implicati e le autorità per tutta la lunghezza del percorso. Ad esempio, una forte mobilitazione sui diritti della terra e dell’acqua nell’ambito del “villaggio annuale dei senza terra” avrà luogo in Mali. La carovana, costituita da  circa 400 delegati provenienti dai 15 paesi, si concluderà con una cerimonia ufficiale di consegna del libro della Convergenza al presidente della CEDEAO a Dakar, in Senegal.

Per firmare la Dichiarazione e sostenere la carovana cliccare qui.

Per scaricare il calendario degli eventi, invece, cliccare qui.

Foto | Flickr@sicrump