Battito d’ali di una farfalla alla borsa di Shangai: gli effetti in Nicaragua.
28 gennaio 2016 - La contrazione della crescita economica cinese e il disastroso inizio del 2016 per l’indice della borsa di Shangai, che riflette una gestione miope del mercato finanziario da parte delle autorità cinesi, spaventano gli investitori e i governi di tutto il mondo, per le interdipendenze globali intessute nell'ultimo cinquantennio.
Un esempio di queste relazioni complesse e globali, è il filo che lega un imprenditore cinese di nome Wang Jing e il piccolo stato del Nicaragua, in America Centrale. Wang Jing è l’unico concessionario di un mega-progetto che prevede la costruzione di un canale interoceanico in Nicaragua che diventerebbe concorrente del canale di Panama. Una grande opera molto discussa. Con una lunghezza di 274 Km ed un costo di 50 milioni di dollari, potrebbe avere effetti positivi sull’economia del paese centroamericano ma anche impatti ambientali e sociali negativi e forse irreparabili. Ma un elemento nuovo è intercorso, dato dalla drastica perdita del capitale del signor Wang Jing, calcolata in circa l’84% del valore in quattro mesi, come effetto delle turbolenze finanziarie.
Si ignorano al momento le conseguenze per il progetto del canale, poiché mancano dichiarazioni pubbliche dell’interessato e del governo nicaraguense. Ma l’inizio dei lavori, annunciato in una conferenza stampa a fine 2014, è stato lento e si è proceduto fino ad ora all’esecuzione di alcuni espropri di terre lungo la striscia di territorio nazionale che ospiterà l’artificiale corso d’acqua.
Wang Jing è un multimilionario, considerato due anni fa come una delle 200 persone più ricche del mondo, ma per il quale il 2015 è stato uno degli anni peggiori. Quanto al progetto del canale, un'interessante intervista a Manuel Ortega Hegg, Presidente della Academia de Ciencias de Nicaragua viene pubblicata in spagnolo sul sito del Tricontinental Centre (CETRI) di Louvain-sur-Neuve in Belgio. Opacità nei procedimenti e nell’assegnazione dell’appalto, irregolarità e deficienze nella valutazione degli impatti ambientali e sociali, approvazione di una legge ad hoc che presenta aspetti possibilmente anticostituzionali, uno squilibrio tra gli obblighi e i diritti delle parti contraenti l’accordo di concessione (con la perdita di sovranità su una porzione di territorio e ridotti benefici per il Nicaragua), sono alcuni degli elementi che l’intervistato segnala, e che richiederebbero un profondo studio e discussione nazionale su tale tema.
Foto |Flickr@DickThomasJhonson