Migrazione e sviluppo: sicurezza e interessi economici prevalgono in Europa

20 gennaio 2016 - Gli interessi economici e la sicurezza continuano a prevalere nelle politiche europee e nell’approccio istituzionale alla migrazione e allo sviluppo, sostiene CONCORD nel documento politico “Coerenza per la migrazione e la sicurezza – e lo sviluppo?”, lanciato quest’oggi a Bruxelles .

Nel documento, CONCORD si rammarica profondamente che gli obiettivi di sviluppo, tra cui l'eliminazione della povertà e il rispetto dei diritti umani, siano minati dall’enfasi riservata a temi quali i controlli alle frontiere e la sicurezza, sia in termini di priorità politiche e finanziarie che di assistenza tecnica

"L'Ue ei suoi membri hanno sottoscritto gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) riconoscendo il contributo positivo dei migranti e della migrazione nello sviluppo sostenibile. Cionondimeno, le sue politiche tendono a muoversi nel senso della riduzione della migrazione, impedendo ai migranti di venire in Europa e incoraggiando il loro ritorno nei Paesi d’origine ", sostiene Bob Van Dillen, presidente della Task Force per la Migrazione e lo Sviluppo di CONCORD.

Inoltre, CONCORD è convinta che la migrazione possa apportare benefici per i migranti e per lo sviluppo in generale sia nei paesi di destinazione europea che in quelli di origine. Pertanto, ha individuato alcune raccomandazioni chiave che potrebbero essere utili per incrementare le prospettive di sviluppo,mettendo al centro degli obiettivi politici gli esseri umani, i loro diritti e la loro legittima aspirazione a una vita decente prevenendo  le migrazioni forzate e i trasferimenti.

"Le potenzialità dello sviluppo, di cui  i migranti sono protagonisti di prim’ordine, possono evolvere e concretizzarsi, apportando benefici ai paesi di residenza e di origine, solo quando i diritti umani sono posti al centro delle politiche migratorie ", spiega Johannes Trimmel, presidente di CONCORD . "CONCORD continuerà a battersi per una migrazione basata sui diritti e per politiche migratorie che demistifichino ed evitino le incoerenze."

Già, perché le attuali politiche spingono le persone verso canali di migrazione irregolari, erigendo muri, seguendo schemi estremamente restrittivi per l’ottenimento del visto, offrendo difficilmente concrete opportunità di lavoro per i migranti e, contemporaneamente, contribuendo a porre le condizioni perché le persone debbano spostarsi.

L’implementazione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile recentemente adottati ci offre l’opportunità non solo di sottolineare nuovamente l’importanza di politiche migratorie esterne basate sui diritti umani ma anche di promuovere la coerenza con obiettivi di sviluppo a lungo termine.

Scarica qui il rapporto (in inglese).