Covid 19 e diritti umani: la Rete In Difesa Di scrive al CIDU

La rete "In Difesa Di - Per i diritti umani e chi li difende", della quale Terra Nuova fa parte, ha inviato una lettera al Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU).

Nel documento, sottoscritto anche da Terra Nuova, la Rete chiede che le Nazioni Unite vengano informate sulle misure, restrittive dei diritti fondamentali, che gli Stati hanno deciso per contrastare l'epidemia di Covid-19. Si chiede anche l'attivazione di un meccanismo di monitoraggio sulle deroghe ai diritti umani ad oggi in vigore.

Dall'inizio dell'emergenza diverse libertà sono state limitate o sospese. Ad esempio, quelle di movimento, di riunione, di partecipare a manifestazioni. Per non parlare del diritto alla privacy, che con ogni probabilità verrà messo in discussione sempre di più nel prossimo futuro.

È chiaro che, in un momento come quello attuale, simili restrizioni sono giustificate dall'esigenza di garantire altri diritti fondamentali, come la salute e la vita. Il rischio però è che questo stato di emergenza possa divenire, soprattutto nei regimi autocratici (ma non solo), una condizione permanente. In altre parole, il pericolo è che l'attuale crisi venga utilizzata come pretesto per limitare in maniera definitiva le libertà fondamentali e gli spazi di agibilità civica.

Il rischio è quanto mai concreto, anche in Europa (l'esempio dell'Ungheria è sotto gli occhi di tutti). Non a caso già nelle scorse settimane Michelle Bachelet, Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, aveva invitato gli Stati a garantirne il rispetto anche in questa fase di emergenza.

Ecco perché la "Rete In Difesa Di" chiede al CIDU non solo che venga notificato lo stato di emergenza alle Nazioni Unite, ma anche che si valutino gli impatti che le attuali misure restrittive stanno avendo e avranno sulle libertà fondamentali.

Non dimentichiamoci, infine, che l'Italia fa parte del Consiglio Onu per i diritti umani. Dovrebbe quindi essere in prima linea per assicurarne il rispetto anche in questo periodo, in modo che non vengano impunemente violati in nome dell'emergenza.

Di seguito è possibile scaricare la lettera inviata al CIDU.