Il Rapporto ONU sul Nicaragua denuncia una situazione allo stremo

Dopo diversi mesi di manifestazioni, scontri e instabilità, la situazione drammatica del Nicaragua è stata documentata anche in un Rapporto dell'Alta Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, la quale è stata subito invitata a lasciare il Paese dopo averlo pubblicato. Parallelamente all'altissima tensione social, gli impatti sulla vita quotidiana e sull'economia nazionale sono sempre più disastrosi.

3 settembre 2018 - Un report dell’Alta Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani sulla situazione in Nicaragua, che ha realizzato durante varie settimane la verifica in situ, è stato dato a conoscere pochi giorni fa. Il documento traccia un quadro molto allarmante ed esprime una forte condanna del governo in carica, per l’uso eccessivo della forza da parte della polizia nella repressione della protesta, la permissività verso  gruppi armati non ufficiali e pro-governativi, gli arresti arbitrari e la criminalizzazione degli studenti, dei mezzi di comunicazione non allineati, degli attivisti per i diritti umani, del clero. Anche l’approvazione di una legge che definisce terrorismo ogni atto di critica alle politiche del governo, è criticata nel documento per l’accezione assai ampia data alla categoria di "terrorismo".

Il governo, in risposta al documento, ha dato alla commissione della Nazioni Unite un paio di ore di tempo, il 31 agosto, per lasciare il Paese. Il documento  è scaricabile qui.

Parallelamente alla situazione di tensione sociale che vive il Nicaragua, e certamente intrecciata ad essa, vanno segnalati gli impatti sulla vita quotidiana e sull’economia nazionale: in una nazione con una superficie ridotta e un’economia fragile, i frequenti blocchi stradali, il clima di incertezza, l’aumento delle persone che migrano verso il Costa Rica, stanno creando una stagnazione. Il 15 agosto, il Presidente della Commissione Parlamentare su produzione e bilancio, ha segnalato che da inizio anno il PIL era caduto del 2,2%, che circa 120mila persone hanno perso il lavoro e 8.700 attività commerciali avevano dovuto chiudere a causa del clima di violenza ed incertezza. Il giorno prima, il Parlamento (Asamblea Nacional de Nicaragua) ha approvato una legge che ha ridotto la spesa pubblica di quasi 185 milioni di dollari (circa il 7% del budget della spesa pubblica annua), riducendo gli investimenti in vari settori, e in particolare in educazione e sanità (settori già molto precari nel Paese).

 

Foto: United Nations website.