Contro la Nuova Alleanza per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione: è il momento di agire!

17 marzo 2016 - Affrontare la fame e la povertà in Africa evoca risposte diverse, ma le multinazionali, insieme ai Paesi ricchi, stanno spingendo in una sola direzione: aumentare il controllo delle grosse imprese sulla terra, i semi e le risorse naturali e agricole. A totale discapito dei piccoli agricoltori, fondamento della produzione alimentare sul Continente.

In questo schema di aiuti, la Nuova Alleanza per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione, è in prima linea. Un nome dal suono nobile per mascherare una pericolosa presa di potere da parte delle multinazionali. Attraverso questo modello, gli aiuti finanziari e gli investimenti delle imprese sono promesse ai 10 Paesi implicati. In cambio, questi ultimi però, devono apportare sostanziali modifiche alle leggi in materia di semi e di gestione fondiaria garantendo grandi benefici alle aziende multinazionali, ma dai risvolti assolutamente disastrosi per i piccoli agricoltori. Un modello che ha attirato verso di sé molte critiche e un profondo senso di rifiuto. L'anno scorso, oltre 100 agricoltori da ogni parte del mondo e le organizzazioni della società civile africana e mondiale, hanno chiesto a tutti i governi di uscire dalla Nuova Alleanza e di ritirare ogni finanziamento. Al momento, il Parlamento europeo sta riesaminando la Nuova Alleanza e ha commissionato uno studio in merito in cui è emersa una graffiante critica di questo schema.

Una grande coalizione di organizzazioni della società civile, ONG, tra cui Terra Nuova, e attivisti del cibo stanno lavorando a  stretto contatto in tutta Europa per chiedere al Parlamento Europeo di ritirare il sostegno dell'UE alla Nuova Alleanza. Lunedì scorso, alcuni rappresentanti di questa coalizione hanno manifestato a Bruxelles, durante un incontro del Parlamento Europeo sul tema, per dimostrare l’opposizione pubblica a questo modello e fare in modo che i deputati prestassero orecchio alle tante critiche.

Il tempo a nostra disposizione non è molto: il mese prossimo, gli euro-deputati voteranno in merito alla risposta dell’Ue sulla Nuova Alleanza. Ora possiamo rivolgerci ai deputati e chiedere loro di ritirare il supporto dell’Unione a questo modello. Ma dobbiamo agire subito, cliccando qui oppure aderendo alla dichiarazione della società civile.

Leggi l'articolo in inglese di Heidi Chow, qui.