Covid_19: Terra Nuova rimane al fianco delle comunità amazzoniche peruviane

Il 15 marzo in Perú é stato dichiarato lo stato di emergenza ed è iniziato il periodo di quarantena. Inizialmente previste per 15 giorni, le misure - a causa dell'incremento dei contagi e delle notizie che arrivavano dagli altri paesi latino-americani e dall'Europa -  sono state estese per ben cinque volte. Attualmente la fine del periodo di quarantena è prevista per il 30 giugno 2020, cioè dopo 108 giorni dal suo inizio.

In questo momento il Perù conta un totale di 115mila persone positive al virus e poco meno di 3.500 morti. La media dei contagi è, da circa una settimana, di circa 3.800 persone al giorno. Il Governo centrale e i medici si dicono certi che il contagio è arrivato al suo picco.

L'Amazzonia, però, rappresenta un capitolo a parte: i casi nelle comunità indigene e, più in generale, nella zona dell’Amazzonia nord-orientale (principale zona d’intervento di Terra Nuova), sono recenti e in forte aumento.

Inoltre, la capacità di risposta del governo nazionale, delle regioni e dei comuni è scarsa. Questa debolezza è dovuta a diverse ragioni. In primo luogo, a una situazione sanitaria di partenza assolutamente insufficiente. Solo per fare alcuni esempi, le strutture ospedaliere sono fatiscenti, i medici (in particolare infettivologi) scarseggiano, così come le medicine. In secondo luogo, incidono molto le difficoltà nel mettere in atto la politica di sanità interculturale, approvata nel 2018 e mai implementata in Amazzonia. 

Le zone più remote (soprattutto quelle di frontiera), che sono quelle più abitate da popolazioni indigene, soffrono anche la mancanza di cibo e beni di prima necessità, che, nella maggior parte dei casi, si producono nelle grandi città della costa del Perù o nei paesi vicini (Brasile, Ecuador e Colombia).

Terra Nuova ha perciò deciso di aiutare le comunità indigene e le entità pubbliche locali dell’Amazzonia nord-orientale realizzando diverse azioni:   

  • elaborare le direttive per adempiere alla normativa sanitaria durante l’emergenza per il Covid-19;
  • elaborare le direttive tecniche, adattate all’Amazzonia, per la raccolta, distribuzione e vendita di prodotti di prima necessità prodotte dalle stesse comunità indigene. Alcuni esempi sono pesce amazzonico, banane, manioca, mais.
  • distribuire gratuitamente ai produttori indigeni i beni di protezione personale: mascherine, guanti, recipienti certificati e disinfettante.
  • collaborare con le autorità locali per organizzare la distribuzione di prodotti di prima necessità, rispettando le misure di sicurezza previste dal Ministero della Sanità (in particolare sulle distanze minime e la manipolazione dei prodotti)
  • distribuire avannotti alle comunità più lontane per permettere loro di avere accesso alle proteina animali anche nei prossimi mesi di probabile scarsità.