The Somali chilled meat value chain (2013)

Lo studio parte dalla constatazione che la pastorizia - e tutte le attività di più alto valore aggiunto ad esso connesse - costituisce uno dei settori trainanti e maggiormente significativi dell’area, in grado di prosperare nonostante crisi di siccità, assenza di investimenti di rilievo, instabilità politiche, epidemie di peste bovina e bandi all’esportazione. Tanto da fare di questo Paese il primo esportatore di animali vivi al mondo. La popolazione impegnata in questo ambito, poi, sfiora il 70% del totale. Impossibile, dunque, non provare un certo interesse per questa “tipicità” somala. 

Obiettivo precipuo del documento è concorrere a individuare e a sviluppare le strategie più idonee per migliorare l'efficienza dell'intera filiera e della catena di valore connessa alla carne refrigerata, in modo da indirizzare l'export verso mercati di sempre maggiore interesse. 

Riccardo Costagli, rappresentante di Terra Nuova per l'Africa orientale, è coautore del rapporto insieme a Asfaw Negassa, Derek Baker, Lawrence Mugunieri, Francis Wanyoike, Mohamed Hassan Abdulle e Amos Omore. Estremamente significative per la redazione del documento sono certamente le esperienze di Terra Nuova nella regione, con particolare riferimento alla Scuola veterinaria di Sheikh e al progetto SAHSP per la sanità animale in Somaliland e Puntland.
 
La realizzazione di questo volume è stata possibile grazie al supporto dell'Agenzia Danese per lo sviluppo internazionale (DANIDA).

Il testo di 52 pagine, in inglese, è liberamente consultabile qui.